Il progetto mira a sensibilizzare la popolazione a Venezia sul problema della sostenibilità ambientale della città e del ruolo del verde nel contribuire alla salute, alla vivibilità urbana e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, per incoraggiare anche l'amministrazione a considerare la qualità dell'aria, la riduzione di CO2 e il verde urbano come priorità.
Ente capofila: | Associazione Eddyburg |
Area di intervento: | Venezia |
Budget totale: | 7.000 € |
Contributo richiesto: | 6.300 € |
Durata: | 6 mesi |
Data di inizio e fine: | 01/11/2018 – 30/04/2019 |
Sintesi dell’intervento
Il progetto nasce da due bisogni connessi percepiti ed espressi da gran parte della cittadinanza. Da un lato, c’è la necessità di ridurre – attraverso un approccio bottom-up la tendenza a considerare Venezia come una località turistica con la gestione di spazi orientati esclusivamente alle esigenze dei turisti. La disponibilità di spazi sia all’aperto che al chiuso, designati per attività culturali e sociali, i cui protagonisti possono essere gli abitanti stabili di Venezia, sta infatti diminuendo. D’altro canto, il progetto mira a sensibilizzare la popolazione sul problema della sostenibilità ambientale e del ruolo del verde nel contribuire alla salute, alla vivibilità urbana e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, per incoraggiare anche l’amministrazione a considerare la qualità dell’aria, la riduzione di CO2 e il verde urbano come priorità.
Le aree verdi a Venezia sono ora in due aree specifiche (Giardini e Sant’Elena) o in corti private, inaccessibili alla maggior parte della gente e nascoste normalmente dietro muri e porte. La riduzione dello spazio verde è accompagnata anche da un’allarmante tendenza all’inquinamento atmosferico, anche se Venezia è una città senza auto, a causa dell’aumento dei veicoli motorizzati ad acqua.
Per i cittadini di Venezia, questo progetto è un’opportunità per arricchire la città non solo di uno spazio verde aggiuntivo, ma anche per vedere come espandere ulteriormente questi spazi in altre aree attraverso azioni dal basso. Il “laboratorio di progetto” comprenderà diversi spazi e la sua realizzazione mostrerà come mettere in pratica alcune tecniche.
Beneficiari
8000 persone