Sintesi dell’intervento

Da anni partecipiamo, assieme ad altre realtà, nel bresciano, nel costruire modelli sostenibili di produzione e consumo (SDG12) con particolare focus sul Target 12.84. Riteniamo che queste esperienze, condotte in forma aggregata o individuale, debbano fare un salto di qualità. Abbiamo progettato così una CSA, Community Supported Agriculture, che riassuma le energie sin qui profuse da un lato al massimo livello di sintesi e dall’altro metta al centro l’interazione con il territorio affinché i suoi abitanti ne diventino parte attiva.
L’azionariato diffuso della CSA partecipa alla progettazione, all’assunzione del rischio, e lascia agli agricoltori il condurre i fondi coerentemente a tecniche rispettose delle risorse naturali impiegate.
Il ritorno del capitale investito è il prodotto della terra. Le esperienze già in essere nei nostri campi, sono legate a tecniche di rigenerazione del suolo e all’uso di sementi innovative, le popolazioni evolutive, strutturalmente le risposte migliori per un’agricoltura che si faccia carico dei cambiamenti climatici.
Integrando tutto questo con il ciclo energetico creeremo un ecosistema che utilizzando gli scarti del ciclo agronomico lo renda autosufficiente. Le eccedenze di questo ciclo diventeranno a loro volta un elemento di coinvolgimento dell’azionariato visto che potrà spenderle nel mercato tradizionale dell’energia. L’obiettivo di questo progetto è di sensibilizzare i potenziali utenti a diventarne azionisti.

Beneficiari

9.800 abitanti della città di Brescia (5% del totale)

Risultati raggiunti

C’è voluto del tempo perché il consenso virtuale diventasse azione e sottoscrizione: nei consumatori così come nei produttori abbiamo riscontrato tempi più lunghi. Causa Covid, si è deciso di organizzare 15 interviste online intitolate “Ruralive”, pubblicate su tutti i canali social. Si tratta di conversazioni con persone di esperienza, competenza e idee che hanno contribuito a costruire la Community Sustained Agriculture (CSA), sensibilizzando la comunità su “Costruendo Ruralopoli” e coinvolgendole nella costruzione della CSA. È stato somministrato un sondaggio tra le persone interessate alle attività, finalizzato a conoscere le loro abitudini alimentari, al fine di identificare le diete principali (onnivora, vegetariana, vegana); sono state consegnate 100 scatole con i prodotti CSA a 100 famiglie. Per la preparazione delle scatole abbiamo scelto 7 produttori le cui attività sono improntate alla sostenibilità ambientale e produttiva, oltre che all’innovazione agroecologica, coerentemente con i programmi Green Deal e Farm to Fork. Abbiamo costruito un percorso di conoscenza e consapevolezza volto a raccontare il modo più efficace per combattere le emergenze climatiche, sanitarie, ecologiche ed economiche in un territorio che sta ridisegnando i propri rapporti per controllare la produzione, la distribuzione e il consumo del cibo.