Sintesi dell’intervento

Il progetto promuove, all’interno del territorio di riferimento, un cambio culturale che metta in evidenza il principio di corresponsabilità nelle scelte personali e politiche dei singoli. La filiera alimentare sarà la base per riflessioni su tutti gli aspetti del quotidiano che possono assicurare benefici all’ambiente e migliorare la qualità di vita delle persone. Le azioni agiranno in modo concentrico dall’interno della rete di progetto, per allargarsi alla comunità locale fino a raggiungere un territorio sempre più ampio attraverso strumenti differenziati adatti ad un pubblico eterogeneo per cultura, età, nazionalità e condizione sociale. L’intento è di agire a più livelli: costruire, dentro la rete, riflessioni che portano a cambiamenti delle abitudini significativi e costanti, anche se piccoli, all’interno della quotidianità lavorativa e della vita personale; linee guida, una comunicazione coordinata, un marchio “ad hoc” ed eventi per portare questa esperienza nei territori, ai cittadini e alle istituzioni pubbliche, stimolando conoscenza e consapevolezza dell’interdipendenza delle nostre azioni; buone pratiche che portate nel mondo, attraverso canali informali e istituzionali, si arricchiranno di altre esperienze. Partire dalle organizzazioni per costruire una cultura resiliente è considerato vincente, nella strategia progettuale, per lo stretto legame che le unisce ai propri portatori di interesse interni ed esterni che favorisce dialogo, replicabilità e continuità nel tempo.

Beneficiari

3.200 tra soci e occupati nei consorzi, 450 ragazzi delle classi superiori

Risultati raggiunti

Le azioni dirette rivolte al target obiettivo primario (le cooperative) hanno dimostrato la loro efficacia per quanto riguarda l’aspetto delle buone pratiche e la loro sensibilizzazione, mentre un impatto limitato hanno avuto le attività sul fronte dei soci delle cooperative così come il target secondario (gli utenti/fruitori dei servizi delle cooperative) per difficoltà ad entrare direttamente in contatto sia per la pandemia sia per il basso interesse dimostrato dalle organizzazioni, spesso troppo impegnate a rispondere alle problematiche operative. Le differenze rispetto al progetto iniziale sono state dettate in parte dalla pandemia, con la riduzione degli eventi e gli abbinamenti con eventi ludico alimentari soprattutto nella parte finale. 34 cooperative sono state coinvolte con 300 soci. Di queste, 15 hanno preso parte al progetto.