Everland è un'opera musicale, un progetto culturale che intende sensibilizzare il più vasto pubblico possibile sul problema della plastica nei mari, che coinvolge ogni forma di vita fino a tornare all'uomo.
La “filosofia” che tiene conto di un uso rispettoso dell’ambiente e del Pianeta è, nella storia, ma anche nella struttura artistica e musicale.
L’opera è sostenibile sotto ogni aspetto: piccolo organico strumentale (5 strumenti e volendo si può prevedere anche la base registrata), in cui l'uso della musica elettronica sostituisce la grande orchestra; piccolo coro e solo due voci soliste. Lo stesso materiale musicale è sistematicamente “riciclato” durante l'opera attraverso la tecnica compositiva. Struttura in un atto e libretto in inglese, ne facilitano una diffusione internazionale.
Il testo si basa, per la parte narrativa su testi di Shakespeare, mentre la parte scientifica è desunta dai dati scientifici di Algalita. L’azione drammaturgica prende vita dalla musica, dal canto e dalla danza. L’aspetto di denuncia ambientale è rappresentato inoltre da contributi video, che mostrano la terribile e reale azione che la plastica opera su / dentro il corpo di animali marini e uccelli, così come la devastazione dell’ambiente acquatico naturale. Sulla scena si animano però anche momenti di leggerezza e svago, a raccontare simbolicamente la naturalità della vita marina.